(ANSA) - Roma, 31 lug - "La lettera inviata da Stellantis ai 169 mila possessori di Citroen C3 e Ds3 inerente il richiamo degli airbag Takata è un chiaro tentativo di scarico di responsabilità su famiglie e consumatori". È quanto afferma il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy e presidente del Cncu, Massimo Bitonci, durante l'audizione in commissione assieme ai rappresentati delle associazioni dei consumatori ed i rappresentati della holding automobilistica. "Non si può intimare ai proprietari il fermo immediato del veicolo, costringendoli a procedure farraginose, come registrarsi a un portale e aspettare pazientemente un voucher per la riparazione ed una eventuale macchina sostitutiva, quando l'auto è l'unico mezzo per il raggiungimento del posto di lavoro e la gestione quotidiana di figli e anziani. Invece di inviare decine di migliaia di raccomandate, la multinazionale a mio parere, avrebbe dovuto indicare preventivamente una serie capillare di riparatori a cui rivolgersi direttamente. I consumatori necessitano di procedure semplificate, auto di cortesia, tempistiche chiare e celeri per le sostituzioni. Trovo inoltre inaccettabile la mancanza di ristori e le gravi conseguenze economiche per i proprietari, tra cui un evidente deprezzamento del valore dei veicoli". "Altro fattore preoccupante e burocratico - ha aggiunto - è che le eventuali vetture sostitutive, indispensabili per quelle famiglie per cui l'auto non è un bene voluttuario ma indispensabile per la vita quotidiana, sembra siano messe a disposizione previo deposito cauzionale e carta di credito. Il mio ruolo, e quello del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, è la tutela dei cittadini e la difesa dei loro diritti, per tale ragione, le associazioni dei consumatori hanno annunciato che stanno valutando di intraprendere alcune azioni". La campagna di richiamo, già avviata da diversi mesi, riguarda complessivamente oltre 600 mila vetture prodotte tra il 2009 e il 2019.