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Regolamento Ue va contro settore lavorazione pelli

(ANSA) - Roma, 14 feb - "Il settore della lavorazione delle pelli italiano è una eccellenza del nostro Paese riconosciuta a livello internazionale che, però, rischia di essere affossata dal nuovo regolamento Ue contro la deforestazione". Lo dichiara il sottosegretario delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, a margine dell'incontro con Unic Concerie Italiane. "Il provvedimento impone agli operatori che commercializzano nell'Unione alcune materie prime e derivati, come il pellame bovino, di verificare che non provengano da aree in cui si sono verificati fenomeni di deforestazione. Una richiesta - spiega Bitonci - che impone un aggravio di inutile burocrazia ad un settore che non solo non danneggia le foreste ma che anzi recupera e nobilita scarti dell'industria alimentare della carne. Il provvedimento, l'ennesima declinazione della ideologia finto green di Bruxelles, fornisce un assist alle filiere extra europee, mettendo a rischio i distretti conciari di Veneto, Toscana, Lombardia e Campania, i livelli occupazionali e una risorsa fondamentale per i marchi di lusso Made in Italy di tutto il mondo. Servono subito interventi a tutela dell'intero comparto".

Moda: Governo al lavoro anche per un 'fisco amico'

(ANSA) - ROMA, 23 GEN - "L'intero comparto moda è decisivo per il Paese, per questo lavoreremo a politiche industriali solide per la manifattura. Dobbiamo favorire la riconversione degli stabilimenti, rendere i processi produttivi sostenibili e puntare sull'economia circolare. Serve riqualificare la forza lavoro e attrarre i giovani, attraverso il rilancio degli istituti professionali". Il sottosegretario delle Imprese e del Made in Italy, Massimo BITONCI, lo ha indicato - riporta una nota - durante il 'tavolo moda' presieduto dal ministro Urso. "Il Governo è al lavoro per una riforma complessiva di un 'fisco amico', che punta a semplificare e a ridurre gli adempimenti. Ottimo è il rifinanziamento della Sabatini. D'altra parte sosterremo anche la formazione e metteremo mano al riordino dei bonus e alla necessaria ristrutturazione del sistema degli incentivi. La moda è il fiore all'occhiello della nostra tradizione manifatturiera, il simbolo del Made in Italy nel mondo. La qualità del saper fare dei nostri artigiani e la creatività dei nostri stilisti sono invidiate all'estero. Occorre garantire controlli puntuali contro la contraffazione, investire su prodotti di qualità e allontanarsi dal modello insostenibile del fast fashion".