STRUMENTO E RICONOSCIBILITÀ DELLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE

Roma, 02 feb - (Nova) - Le professioni non ordinistiche interessano oltre 1 milione e 350 mila di liberi professionisti, un aggregato in continua crescita, anche grazie alla nascita di nuove professioni e molto attivo nel settore dei servizi. Occorre investire nel capitale umano, riconoscendo le competenze e certificandole tramite le associazioni di professionisti, rifacendosi alla legge 4/2013, uno strumento di riconoscibilita' delle professioni non organizzate. Vanno riviste le politiche attive e previsti ammortizzatori sociali ad hoc per questi lavoratori, perche' soggetti a frequenti transizioni occupazionali. Un tema importante e' il welfare, molti di questi professionisti non hanno sostegni adeguati alla genitorialita' e alla conciliazione vita-lavoro. Con la delega alle professioni lavorero' a misure di riqualificazione professionale, coinvolgendo le associazioni di rappresentanza nella definizione di percorsi di formazione, aggiornamento e certificazione". Lo dichiara in una nota il sottosegretario delle Imprese e del made in Italy, Massimo BITONCI, a seguito dell'incontro avuto con il senatore Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze e Tesoro di palazzo Madama e l'avvocato Fioroni, presidente di Confcommercio Professioni.